“Michele”
L’Arcangelo MICHELE siede come giudice tra due periodi particolari dell’anno, simboli uno della luce e l’altro delle tenebre.
Egli è l’Arcangelo per eccellenza.
Il suo nome deriva dall’ebraico *Mi^Ka’ el», cioè «chi come Dio?”, un’interiezione, una sorta di grido di battaglia in difesa dei diritti di Dio, presente non una sola volta nella Sacra Scrittura.
Michele, capo supremo» che combatte contro il drago, secondo l’Apocalisse, ovvero contro Satana» il serpente» il diavolo, che sconfitto cade sulla Terra insieme con la sua brigata di angeli cattivi.
Gabriele e Raffaele. I compagni di Michele sono altri due Arcangeli importanti: Gabriele, il messaggero, l’annunciatore della nascita del Battista a Zaccaria, di Gesù alla Vergine, della nascita del Cristo ai pastori; il nome deriva dall’ebraico *Gabar* essere forte, e da “El”» abbreviazioni di «Elhoim» Dio, quindi “Dio è la forza”.
Raffaele, dall’ebraico “Rapha” guarire, e “El” Dio, quindi “Dio guarisce”» è presente soltanto nell’Antico Testamento come guaritore di Tobia per ordine del Signore e ricondurre a casa Tobiolo con la sposa Sara: per questo viene considerato già dal Medioevo, patrono dei viaggi e protettore degli adolescenti che lasciavano la casa per la prima volta, diventa poi l’angelo custode per antonomasia.
Si festeggiano contemporaneamente il 29 settembre i tre onomastici importanti» Michele, Raffaele e Gabriele.